La Zecca ed il Volto Santo..di Edoardo Puccetti

Per quasi seicento anni dal 1209, la maggior parte dei nominali battuti dalla Zecca di Lucca reca incisa l’immagine del Volto Santo, considerato da sempre il protettore dello stato lucchese.

Compare nella monetazione della zecca di Lucca quando, nel generale periodo di trasformazione politica della penisola italiana e con l’affermarsi delle autonomie comunali, anche la monetazione subisce trasformazioni iconografiche e vengono introdotti nuovi tipi legati alla figura del Santo protettore, la scelta dei quali segna il distacco dalla tipologia tradizionale puramente epigrafica e l’affermazione dell’autonomia comunale, con una monetazione, che rifletta questo cambiamento politico. Dalle emissioni di Ottone IV, a quelle coniate subito prima dell’avvento del governo dei Principi Elisa e Felice Baciocchi, l’immagine che le monete presentano è quella del Volto Santo di profilo o di prospetto. Solo nei nominali Santacroce si raffigurerà la croce con il Cristo a figura intera.

La prima emissione della Santacroce da 15 bolognini, così chiamata, per la Croce a figura intera è dell’inizio del XVI secolo, non datata; la seconda decretata il 22 luglio 1564 con al dritto la legenda CAROLUS IMPERATOR 1564 ed al centro le lettere a formare il nome della città; a rovescio l’intera immagine della croce del Volto Santo con legenda SALVATOR MUNDI.

Santacroce da 15 bolognini

Per tutto il XVI secolo le poche emissioni che furono fatte di questa moneta ebbero la tipologia sopra descritta, ma nel secolo XVII e precisamente nel 1625, quando il Consiglio dei maggiorenti ordinò una nuova battitura del Santacroce, ora con il valore nominale di 25 bolognini, fu adoperato per il rovescio lo stesso titolo del secolo precedente ma con legenda VVLTUS SANCTUS, mentre fu rifatto ex novo il dritto, al posto del nome della città compare entro una cartella a cartocci l’arme della città; uno scudo ovale con fascia su cui è scritto LIBERTAS e intorno RESPUBLICA  LVCENSIS. L’immagine riprodotta sulle Santacroce trova riscontro nei sigilli e nelle medaglie. La più antica raffigurazione del Volto Santo a figura intera si trova nel sigillo dei Virginti Viri dell’Opera di Santa Croce FI, databile alla fine del XIII secolo.

Santacroce da 25 bolognini

La curiosità: alcune Santacroce da 25 bolognini furono gettate nelle fondamenta del baluardo di Santa Croce, durante un rifacimento delle mura urbane di Lucca nella parte occidentale che, secondo la tradizione, era stato introdotto il Volto Santo in città.

…continua

Edoardo Puccetti (storico lucchese)

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