La paura è la vera pandemia…di Francesco Fiorini

La paura è una sensazione di pericolo, reale o immaginario, un meccanismo di difesa ancestrale tipico di tutte le specie animali ed anche dell’uomo, ma noi a differenza degli animali, abbiamo due armi con le quali possiamo contrastarla: la ragione ed il coraggio.

Il coraggio è saper convivere con la paura dominandola, la ragione è saper razionalizzare il timore, valutandone i rischi ed agire di conseguenza.

Il coraggio senza raziocinio è stupido e pericoloso, la ragione senza l’ardimento diventa una pietanza senza sale, una vita incolore, una forma mentis fuori dalla realtà!

Questa premessa sulla paura, la ragione ed il coraggio, mi è sembrata doverosa per inquadrare la situazione attuale dell’Italia alla luce del nuovo decreto anti-covid e della reazione, che queste normative hanno provocato nella gente, è sotto gli occhi di tutti che da quando è stato annunciato la stragrande maggioranza della popolazione indossa le mascherine sempre! Giriamo per strada e sembra di essere tornati a tre mesi fà quando timidamente uscivamo per strada coperti da mascherine e guanti.

E’ la paura che scorre e dilaga, che mi spaventa, ed è questo il pericolo maggiore che stiamo correndo, un sentimento che genera sfiducia nel futuro ed insicurezza sociale.

E’ questo il vero nemico che subdolamente s’insinua nelle nostre menti, la paura sta contrapponendo le generazioni, i giovani contro gli anziani, la socializzazione estrema contro l’isolazionismo, due estremi che non dialogano e la paura ingrassa, entra nelle nostre menti e diventa padrone delle nostre azioni.

Non rientro nella categoria dei negazionisti del covid, tutt’altro, ho sempre sostenuto l’uso delle mascherine ed il distanziamento sociale, trovo però sbagliato gli allarmismi, i cambi di rotta repentini, la superficialità nei provvedimenti, tutto questo genera insicurezza, che alimenta la paura ed il panico sociale.

Non sono un politico e non offro soluzioni a buon mercato, ma da semplice cittadino contesto e critico le scelte e sopratutto il modo di comunicarle, fare troppe leggi (anti-contagio) è sintomo d’incapacità e diventa una situazione adatta, come la storia c’insegna, a moti di violenza e di caccia all’untore. La famosa peste nera causò la scomparsa di un terzo della popolazione europea e determinò importanti cambiamenti sociali. Intere famiglie nobiliari o reggenti scomparvero, travolte dalla crisi economica e dalla rabbia sociale, una spirale che se innestata diventa poi difficile d’arginare!

A settembre ci sono due appuntamenti chiave, la riapertura delle scuole e l’elezioni, spero per il bene dell’Italia, che i ragazzi tornino a scuola con regole chiare e che finalmente si possa votare per il bene della democrazia, se una delle due saltasse per l’incompetenza e la superficialità, sarebbe la classica scintilla in un deposito di fuochi d’artificio.

Vi lascio con una frase di Paolo Borsellino: “L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.

Francesco Fiorini (Ass.Promo-Terr)

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