Lucchesi: mercanti e banchieri..di Edoardo Puccetti
Questa attività industriale e bancaria, operosa e lucrosa, era rappresentata dal lavoro manuale dell’artigianato sostenuto e diffuso con la partecipazione ed il profitto delle Compagnie Mercantili specializzate in commercio di prodotti lucchesi e forestieri. Le Compagnie Mercantili Lucchesi, si occupavano oltre che di import-export per varie mercanzie, anche di stipulare contratti per mutui con regnanti di vari stati italiani ed europei. Cito una delle compagnie più importante dell’epoca i “Ricciardi” questi, basarono le loro fortune con il commercio di stoffe, fondando un banco a Londra e assumendo fin dal 1277 la riscossione delle decime per conto della Curia Romana, divenendo così banchieri, non soltanto in Inghilterra, ma anche in Scozia, Germania e Francia.
L’indole del lucchese si realizzo felicemente nel ruolo di banchiere, esattore, impresario, uomo di governo, diventando una vera e propria finanziaria, prestando uffici e denaro alle più importanti corone d’Europa. A questo punto possiamo veramente riconoscere il vanto indiscusso di “avere iniziato l’Occidente alla scienza delle finanze“. Adesso consentitemi una riflessione che, potrebbe sembrare astratta, ma in realtà concreta nell’intenzione e nell’azione. Se il progetto di Carlo Magno era di ampliare i confini del suo regno, e sappiamo che ci riuscì con la forza delle armi, seppe equilibrare la forza bellica, riconoscendo a Roma il ruolo primario della Cristianità che, lo elesse paladino della fede.
particolare del Volto Santo
monete battute nel XIII
Una stabilità nel suo impero quindi, garantita dalla spada e dalla fede. Sulle monete lucchesi emesse dalla zecca nel XIII secolo, possiamo vedere al dritto il nome dell’Imperatore che concedeva il privilegio di battere moneta e al rovescio l’effige del Volto Santo di Lucca.
Queste monete contengono un sottile e forte messaggio che potrebbe essere così decifrato: il nome dell’Imperatore rappresenta la sua protezione verso il popolo lucchese, mentre l’effige del Volto Santo, per la notorietà raggiunta e per senso di rispetto che incute nell’uomo ne è il marchio di garanzia (una vera e propria operazione di marketing ante litteram), per la bontà del metallo usato per la fabbricazione della moneta stessa e per il potere d’acquisto. La caratteristica che va notata nell’effige del Volto Santo, impressa con legenda “Volto Santo di Lucca” è il mutare dei suoi lineamenti secondo l’evoluzione artistica del momento da parte degli incisori che, interpretavano la figura di Nostro Signore.
continua…
Edoardo Puccetti (storico lucchese)