Viareggio, 1820-2020 curiosità storiche!

7 giugno 1820, 7 giugno 2020 duecento anni di Città per Viareggio, ma curiosando nella storia, mi sono accorto che sia il 1820 che il nostro 2020 sono due anni bisestili: anno bisesto..anno funesto… oppure no!

Questo proverbio risulta, purtroppo, vero per i primi sei mesi del 2020, ma non c’è alcuna certezza storica che anche il 1820 lo sia stato, ma prima di andare a verificarlo, togliamoci una curiosità: come mai si dice anno bisestile?

L’anno bisestile, viene considerato un anno di 366 giorni anziché di 365. Questo avviene ogni quattro anni, perché un anno dura esattamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi, perciò le ore e i minuti residui di ogni anno vengono sommati fino a raggiungere le 24 ore, cioè un giorno che viene aggiunto a febbraio che diventa di 29 giorni. Il significato della parola, che deriva dal latino Bisextus, è due volte sesto, riprendo dal dizionario Treccani [dal latino-tardo bisextus «due volte sesto», secondo l’uso romano di contare due volte il 6° giorno avanti le calende di marzo, cioè il 24 febbraio].

Ma torniamo al 1820 anno bisesto, ma forse non funesto..verificando gli avvenimenti storici, dopo la caduta di Napoleone (morto nel 1821), e del suo impero – secondo soltanto a quello romano – le potenze vincitrici riunite in congresso a Vienna, si impegnarono a ristabilire in Europa le autorità e gli equilibri presenti nel continente prima della Rivoluzione Francese e dell’Impero napoleonico; il principe di Metternich e gli altri plenipotenziari presenti al congresso presero tutte le misure necessarie per far dimenticare ai popoli europei i venticinque anni di rivoluzione e per prevenire un’analoga situazione in futuro. In Francia ed in Spagna, i sovrani assoluti ripresero il loro posto: Luigi XVIII in Francia e Ferdinando VII in Spagna.

In Italia, l’Austria reintroduceva la propria sovranità nel lombardo-veneto, mentre nel Regno di Sardegna e nel Regno delle Due Sicilie, le popolazioni locali dovettero subire le tendenze reazionarie dei rispettivi sovrani. In apparenza l’ordine sembrava ristabilito, ma nella realtà, nelle menti degli intellettuali e del popolo, gli ideali ed i nuovi pensieri fermentavano creando i presupposti al Risorgimento (a mio parere una fulgida pagina di storia patria).

Il 1820 partì con un evento di grande rilievo storico, accadde in Spagna il 1 gennaio: reparti dell’esercito spagnolo mobilitati per andare a sedare alcune sollevazioni popolari nelle colonie americane, si ammutinarono nel porto di Cadice durante le fasi di imbarco, questi reparti, seguiti poco dopo da numerosi altri, si opposero al regime instaurato da Ferdinando VII, il re si vide costretto a reintrodurre la Costituzione e a concedere ai rivoltosi una camera elettiva…e fino a qui sembrerebbe un anno funesto (almeno per la monarchia spagnola).

Queste rivolte segnarono l’avvio di una serie di ribellioni in tutta l’area del Mediterraneo e la Carboneria (società segreta patriottica) mobilitò tutti i suoi affiliati italiani e spagnoli per sollevare le popolazioni.

Infatti pochi mesi dopo la rivolta militare in Spagna, in Portogallo e nel Regno delle Due Sicilie scoppiarono le sollevazioni popolari che in breve costrinsero i relativi sovrani a concedere a loro volta una Costituzione. La Sicilia, desiderosa di affrancarsi dal Regno di Napoli, dopo essersi rivoltata con l’appoggio del popolo si trovò sola a dover affrontare la durissima reazione napoletana: dopo una breve resistenza, la rivolta venne sedata e molti patrioti siciliani persero la vita.

Questo evento non fu sufficiente a calmare le speranze dei patrioti lombardi e piemontesi che, con il sostegno della Carboneria stavano progettando la cacciata degli austriaci dal suolo italico. I piani di rivolta dei lombardi vennero però scoperti ed i carbonari Silvio Pellico e Pietro Maroncelli vennero catturati e condannati da un tribunale militare al carcere duro da scontare nella fortezza dello Spielberg, il famigerato carcere punitivo che si trovava nella città di Brno, nell’attuale Repubblica Ceca.

Ho riportato in estrema sintesi, gli avvenimenti storici generali accaduti del lontano 1820, perchè la saggezza dei proverbi popolari non sempre risulta veritiera, anzi posso affermare, che il 1820 NON FU UN ANNO FUNESTO, per il Ducato di Lucca guidato da Maria Luisa di Borbone, fu un anno estremamente interessante, pieno di aspettative con Viareggio elevata a Città, una darsena ed un nuovo porto in allestimento, piani regolatori e tanto altro…noi siamo figli ed eredi di questa cronaca storica ed il mio augurio è che il 2020 iniziato come anno funesto, possa diventare (con la forza e la volontà di tutti) un nuovo inizio ed un nuovo RISORGIMENTO ITALIANO!

Francesco Fiorini (Ass.PROMO-TERR)

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