Il profilo della grande piramide…

<<L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in quanto non sono>> (Protagora 480 a. C.).


Tale frammento può essere interpretato in vari modi, tra i quali si può anche intendere che l’UOMO, nel senso universale del termine, è il metro di giudizio del MONDO FISICO (le cose che sono) e del
MONDO METAFISICO (ciò che è oltre la realtà fisica); sempre Protagora, però, afferma anche che del DIVINO (il mondo superiore metafisico) non si può dire nulla, sia per l’oscurità dell’argomento e sia
per la brevità della vita. Ciò nonostante, in ogni civiltà di tutti i tempi, mai viene esclusa la relazione tra l’UOMO e la DIMENSIONE METAFISICA, anzi tale dimensione che gli appartiene, è uno degli
aspetti che lo distingue dagli altri animali, ragion per cui gli è naturale quel tendere verso le sfere superiori, e per elevarsi a tali livelli, uno dei più efficaci veicoli è rintracciabile nell’uso dei SISTEMI
SIMBOLICI, in quanto il SIMBOLO stabilisce la congiunzione tra SIGNIFICANTE => la FORMA e SIGNIFICATO => il CONTENUTO, quindi assume la valenza di immagine suprema di una originaria rivelazione
religiosa, la manifestazione sensibile di una realtà altra.
Ora, visto che l’ORDINE GEOMETRICO è presente ovunque in natura, dalle molecole alle galassie, e l’uomo si trova strettamente legato ai sistemi dell’universo, gli artefatti umani, consapevolmente
creati fin dalle origini, sono da sempre fondati su sistemi di geometria, che spesso superano per complessità le forme naturali, ragion per cui tali sistemi sono caricati di significative valenze
simboliche (religiose, psicologiche, magiche,…etc…).
La GEOMETRIA, dunque, fu probabilmente una delle prime manifestazioni delle civiltà, in quanto rappresenta il fondamentale strumento di tutto quanto l’uomo è artefice, perché è lo strumento
indispensabile per stabilire l’ARMONIA, quella sorta di innegabile BELLEZZA che è tale proprio perchè fondata e stabilita sulla base di modalità di ordine geometrico.
Ecco allora che la GEOMETRIA, che si presenta come esatta, in quanto è esatta, fu ben presto riconosciuta come la massima espressione di un piano divino, quella sorta di realtà interiore che
trascende la forma esteriore, che diviene la base delle rappresentazioni e delle strutture dal carattere sacro.


Nella presente tavola si evidenzia una sorta di costruzione geometrica con la quale si viene a determinare il profilo della GRANDE PIRAMIDE ( piramide di Cheope), ottenuta tramite la VESICA PISCIS
(già trattata in un precedente articolo), il tutto impostato sullo sfondo della rappresentazione grafica che dimostra l’approssimativa chimera della QUADRATURA DEL CERCHIO (con il solo uso di riga e
compasso: <dato un cerchio, determinare il lato di un quadrato avente l’area uguale a quella del cerchio dato>) relativa al metodo egizio in base ai 9/8, ossia 9 il diametro del cerchio e 8 il lato del
quadrato. Chiaramente, l’impossibilità di risolvere con la massima esattezza il problema, evidenzia la differenza che passa tra il DIVINO (il cerchio) e l’UMANO (il quadrato), tra la DIMENSIONE METAFISICA e
la DIMENSIONE FISICA che caratterizza l’umana condizione.
Da quanto detto può risultare chiaro che gli angoli di base (inclinazione dichiarata: 51° 50’ 50’’) del profilo della Grande Piramide, certamente non possono essere frutto di un caso, come risulta
dalla costruzione geometrica in Ѵ3 che caratterizza quella che noi chiamiamo VESICA PISCIS.
Come tutti sappiamo, la PIRAMIDE è una forma altamente simbolica, alle sue origini essa simboleggiava una scala, un mezzo per salire verso il cielo, era chiamata MER; i due segni
consonantici significano uno il luogo e l’altro l’atto di salire da cui: LUOGO DELL’ASCENSIONE. In seguito avrà l’uso di tomba e lo stesso vocabolo finirà per designare ogni tipo di sepoltura,
comunque sempre un luogo, che per gli antichi egizi, era sede di resurrezione.
La base della piramide è un QUADRATO, che corrisponde alla terra, il mistero divino è 3+1= 4 (3 è Dio e 4 il mondo) ; il doppio di 4 diventa 8, il numero di THOTH , dio della scrittura, della sapienza, della
misura del tempo, della matematica e della geometria. Dalla base della piramide partono 4 TRIANGOLI che convergono alla sommità, ossia il DIVINO.
In Egitto il TRIANGOLO è simbolo della stella Sirio e della luce zodiacale ed inoltre, sempre il triangolo, esprime le radiazioni solari che sono rappresentate da un fascio triangolare convergente
nel SOLE, ragion per cui la PIRAMIDE ha il potere di concentrare il CALORE e la LUCE DIVINA, e di canalizzarli verso i corpi mummificati posti in essa, così che possano rinascere al momento della
fusione tra OSIRIDE (il 4) e RA (il 3).

Prof. Marco Polloni

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