Domande e risposte sulla Zecca di Lucca

La storia della moneta si perde nel tempo, un viaggio che possiamo fare con le coniazioni della stessa Zecca di Lucca che rappresenta un caso particolare, e pressoché unico, nei millenni della produzione monetaria. Lucca inizia a battere moneta con i Longobardi (metà del VII secolo) e per dodici secoli produce le sue monete fino 1847 con il Ducato di Carlo Ludovico di Borbone: si può dunque dire che la Zecca di Lucca, per continuità, è la più longeva d’Europa davanti all’Inghilterra e anche a quelle dell’Impero Romano.

Oggi la Zecca di Lucca per mezzo del Museo della Zecca realizza mostre, eventi culturali, attività d’informazione e divulgazione mirate alla scuola e al turismo, permettendo anche di assistere alla battitura della moneta lucchese e organizza laboratori di vario tipo per ogni esigenza.

Il responsabile del Collegio dei Monetieri e direttore del Museo della Zecca, Roberto Orlandi, risponde ad alcune domande su alcune curiosità legate al mondo della numismatica.

  • Cosa significa Zecca?

La parola zecca è di derivazione araba (Sikka) e significa letteralmente “conio”. La moneta, specialmente in oro o argento, valeva quel che pesava, mentre oggi la moneta è detta fiduciaria e si basa sul potere d’acquisto determinato dall’andamento del mercato internazionale. Tutte le zecche erano in concorrenza nella produzione monetaria fattore determinante era la credibilità e la fiducia nella zecca.

  • Cosa accadde a metà del VII secolo a Lucca?

Venne battuta la prima moneta lucchese, il tremisse longobardo in oro, il cui potere di acquisto era tale da permettere di ottenere con esso una pecora o un maiale. Per un secolo e mezzo Lucca è la capitale della Tuscia (Toscana), regione in cui i Longobardi, trovando una terra fertile e un buon clima, si insediarono in modo permanente. Molte parole in uso ancora oggi sono di provenienza longobarda (es. zazzera, stamberga, sala ecc…). Esistono alcune emissioni di monete longobarde antecedenti la metà del VII secolo, dette “anonime” e contraddistinte dal monogramma LUCA.

  • La tradizione incisoria può essere recuperata?

L’arte incisoria ha subito un progressivo abbandono, oggi questa arte non ha una scuola dedicata e i giovani potrebbero trovare in questo settore un lavoro, ma è necessaria la scuola per imparare la storia dell’arte che è basilare, quindi il disegno, la modellazione, poi l’uso del bulino per incidere il metallo e questo lo possiamo insegnare noi. A tale proposito potrebbero essere di aiuto per l’avvio a questa esperienza le nostre competenze.

  • All’Antica Zecca di Lucca c’è la possibilità di conoscere la storia attraverso le monete?

La storia non è conservata solo nei libri ma anche nelle monete che sono testimoni attendibili e presenti; è possibile ricostruire la storia con precisione quasi maniacale dato che le monete, protagoniste di eventi storici ed economici, determinanti per esercitare il potere e capovolgere il potere, con la loro presenza hanno fissato in metallo la storia. Un esempio tra tanti è il denaro d’argento di Carlo Magno, prova tangibile dell’importanza della zecca lucchese che coniando la prima monetazione unica cioè il primo “euro” della storia, nella vecchia Europa (il Sacro romano impero) con un potere d’acquisto pari a tre chili e mezzo di pane, risolse il problema di approvvigionamento monetario sulla Via Francigena.

  • Ogni moneta ha la sua storia?

Si, il motivo principale della riconiazione delle monete lucchesi è la divulgazione della nostra storia, dato che le monete sono come tante tessere di un mosaico fatto da secoli di storia economica che rappresenta l’evoluzione e l’identità della nostra società.

  • La sede della Zecca di Lucca quale era?

La Zecca di Lucca ha avuto sedi differenti nei secoli: le prime testimonianze, ritrovate recentemente, collocano la Zecca, allora chiamata “La Moneta” nell’attuale Piazza San Giusto; poi di fronte a Palazzo Ducale, dove sono state ritrovate tracce del Palazzo della Zecca; successivamente, intorno al 1600 a San Jacopo “alla tomba” e nel 1700 in Via dei Fossi, sull’angolo delle Barbantine. L’ultima sede fu in Corso Garibaldi, divenuta in epoca moderna sede dell’Intendenza di Finanza.

Oggi la sede della Zecca di Lucca è qui, nella Casermetta San Donato Mura Urbane nei pressi di Piazzale Giuseppe Verdi, già Prato del Marchese, ma questa è un’altra parte della favolosa storia di Lucca… Quindi, per adesso, vi auguro una piacevole visita al Museo della Zecca.

Fondazione Antica Zecca di Lucca

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