Itinerari dalla Viareggio del 1893

Dalla Guida Turistica di Viareggio del 1893 riportiamo gli itinerari proposti: Torre del Lago, Massaciuccoli, Massarosa, Bozzano, Chiatri, Quiesa e Stiava… Camaiore e Pietrasanta le riporteremo nella prossima puntata..

L’ unica borgata di 2150 abitanti, dipendente dal Comune di Viareggio, è Torre del Lago. Esso tro­vasi a mezzogiorno della città a cinque chilometri di distanza, e possiamo andarci in ferrovia, oppure in carrozza, passando da Porta a Pisa, tirando avanti per la via Emilia. Anche questa Terra ha la sua breve storia; e di fatto sappiamo che altro un secolo fa, da’ vari paesi della repubblica, lucchese, corse gente colà, eresse con legname delle capanne per abitarvi, e formassi cosi una colonia per dissodare quelle terre, che oggi appunto compongono il ridente e fertile paese di Torre del Lago. Però nel 1671 fu edificata una chiesina per il bene delle anime di alcuni pescatori, che già eransi stabiliti colà prima della colonia suddetta; chiesina cioè, che esiste tutt’ oggi sul lago.

I frati della Certosa di Lucca eressero dipoi l’ altra sulla via Emilia nel punto ov’ essa incon­trasi colla via Dinelli, e la consacrarono a Dio Ot­timo Massimo in onore di S. Giuseppe; e coll’ as­senso dell’ Ordinario, dotata, di canonicante bene­fizio, la elevarono al grado di parrocchia nell’ an­no 1776. Col crescer della popolazione, questa chiesa fu anche ampliata e rimodernata nel nostro secolo. Ora essa ha davanti una discreta piazza, in mezzo della quale fu eretto un busto a Cristoforo Colombo il 30 ottobre del 1892. Le capanne, nel nostro secolo, san quasi total­mente sparite, e in luogo di esse sono state erette belle e comode case. Chi si recasse colà, dunque, per visitare quella bella borgata, é bene che arrivi al lago che resta a levante della borgata stessa ad un chilometro circa dalla chiesa parrocchiale. E avendo bisogno di rifocillarsi, non mancano nel paese ristoratori e caffè, e nemmeno il vino buono, prodotto in abbon­danza da quella terra.

MASSACIUCCOLI

Questo il villaggio che ha dato il nome al lago anzidetto; e chi volesse andarvi dal paese sudde­scritto, dovrebbe entrare in una barchetta, e in pochi minuti sarebbe condotto alla riva opposta — detta la Piaggetta — da uno dei barcaioli che son sempre pronti. A Massaciuccoli — piccolo paese di 500 abitanti, dipendente dal Comune di MASSAROSA— potrebbe ammirare gli avanzi delle terme dell’ imperatore Nerone, della quali si conoscono ancora con facilità i diversi compartimenti. Quando esse terme furon costruite, il mare per­coteva coi suoi flutti le falde del colle di Massaciuc­coli, nel quale era posta la cala o porto di Labrone, contiguo al tempio di Ercole, ove i naviganti erano soliti sciogliere i voti fatti durante le procelle ma­rittime, e pregare i numi perché si mostrassero loro benigni lungo i viaggi. Credesi che queste terme si costruissero appunto in riva al mare, allo scopo di poter con facilità introdurre in esse le acque salse: a tanto giunse il lusso del crudele o sciagurato Nerone! Il villaggio di Massaciuccoli specchiasi dunque nel lago omonimo,  essendo posto in riva ad esso sul declivio di un breve colle, coltivato  ad olivi. Il lago poi è poco profondo; nella maggior depres­sione, può  misurare quattro metri d’ acqua. Il suo perimetro è irregolare e può  calcolarsi dai quattro ai cinque chilometri. La diagonale, da  Massaciuccoli a Torre del Lago, non può esser maggiore di due  chilometri, Volendo salire oltre Massaciuccoli, si trova il Monte Aquilata, alto metri 244, da cui possiamo scorgere Viareggio, Lucca, Pisa o tanti altri luoghi. Ma seguendo la strada carrozzabile che passa per Massaciuccoli e conduce a Pisa, prima di tutto incontreremo la Cava, detta comunemente Monte Rotondo, da cui possiamo salire sul Monte Bastione (m, 189) e scender giù a Filettole, piccolo paese sul Serchio, vicino a Ripafratta.

Andando però avanti per la detta via carrozza­bile, giungeremo poco dopo a Vecchiano, grosso pae­se sul detto fiume o capoluogo del Comune omo­nimo. Volendo passare il ponte sul Serchio, dopo sei chilometri circa, ci troveremo a Pisa ma se­guendo la riva destra di quel fiume, a tre chilo­metri da Vecchiano, avremo il piccolo paese di NODICA e più oltre Migliarino, da cui passa la ferrovia che conduce da Pisa a Viareggio.

MASSAROSA

E’ questa una borgata di 1850 abitanti, capoluogo del Comune omonimo, che in tutto conta 10074 abitanti, secondo il censimento del 1881. L’ Ufficio comunale fu istituito colà il primo mag­gio del 1870; e prima di questo tempo era riunito con quello di Viareggio, dalla quale città dipende ora soltanto per le cose spettanti al Mandamento. Avvenuta la separazione amministrativa, l’Uffi­cio comunale si tenne colà in una casa presa a pigione fino al 1885, nel qual anno fu compiuto il proprio palazzo, eretto sulla piazza contigua alla via Emilia, col disegno dell’ Ing. Eugenio Del Prete. In quel palazzo si trovano ora Ufficio comunale, 1′ Esattoria, 1′ Ufficio del Conciliatore, 1′ Ufficio po­stale e le scuole rurali. È un bel paese, posto lungo la via Emilia, che conduce da Pietrasanta a Lucca, e trovasi a levante di Viareggio, alle falde del Monte S. Iacopo. I suoi magnifici colli son coltivati a olivi e a vigne; la parte piana a grano, a granturco e a riso. Da Viareggio possiamo andarci in ferrovia (Km. 8) od in carrozza per la via di Montramito, passando da Porta a Lucca. Però, andandoci in ferrovia, si scende alla stazione denominata appunto « Stazione di Massarosa »; e appena scesi, dobbiamo voltare a sinistra per la via Emilia, di sopra mentovata; e dopo un chilometro e mezzo circa di cammino, ar­riveremo a Massarosa.

Veduta questa bolla borgata., dalla stazione sud­detta, a piedi in dieci minuti di tempo, possiamo recarci a

BOZZANO

Che è un bel paese di 1750 abitanti, situato in una valle non molto ampia, alle falde del Monte Pelala. Anch’ esso è luogo coltivato ad olivi, a vigne, a grano e a granturco. Quivi può ammirarsi la bella villa del sig. Nelli di Viareggio,  acquistata tosti dal talenti. Sono in essa bei giardini, statue antiche e molte memorie storiche: si racconta che ivi albergasse il re Pipino; dunque questa villa e questo paese contano di già, molti anni, riflettendo pure che ivi in antico era un forte per difesa della repubblica lucchese. Questo paese ha un bel campanile, eretto nel 1888 col disegno dell’ Ing. E. Del Prete. Se da questa borgata volessimo salire all’ altezza di 307 metri sopra il livello del mare, troveremmo

Chiatri

Che è un villaggio di 160 abitanti, dipendente dal Comune di Lucca. Di lassù potremmo godere un magnifico panorama. E se da Bozzano torniamo sulla via Emilia, e camminiamo per questa verso mezzogiorno, o meglio a scirocco, dopo dieci minuti saremo a

Quiesa.

Quiesa una bella borgata di 1600 abitanti, posta alle falde dei monto omonimo. ha un bel tempio costruito di recente e molte ville all’ intorno; tra le quali sono da notarsi la villa Spada., quella Niccolotti e l’altra del Pardi. É a Quiesa che il treno, Lucca-Viareggio, entra sotto la galleria dei Ceracci per uscirne, dopo fatti 1800 metri, dalla parte di Balbano. Questo paese é agricolo e ben coltivato a olivi, a grano e a granturco : però Sig. Luigi Conte Spada, da non molto, ha arricchito di una fabbrica per la lavorazione del cotone, ove guadagnano gior­nalmente operai e parecchie operaie, anche dei paesi vicini. D’ altra. parte é un luogo che si presta bene per tali industrie, poichè abbonda di acque, lo quali colla loro scesa favoriscono di molto i mo­tori in generale. Da questo Paese comincia a salire la strada pro­vinciale (via Emilia) che conduce a Lucca. Volendo salire per tre chilometri circa, ci troveremo al punto in cui la strada comincia a discendere dalla parte opposta. Da questo luogo possiamo salire ancora, per un altro chilometro, e troveremo la villa Rossi, e subito dopo Compignaino, piccolo villaggio di 130 abitanti nel Comune di Massarosa, a 276 metri sopra il livello del mare. E di qui che pessiamo  ammirare un largo e variato panorama. Tornati quindi a Massarosa, possiamo fare un’al­tra magnifica escursione a piedi — oppure in car­rozza — cominciando a salire agevolmente verso il settentrione per la via sezionale che conduce al luogo detto La Rena, in cui s’incontra la strada che trasferisce da Camaiore a Lucca per la vallata del torrente Freddana. Si comincia dunque a salire dal Ponte d’Oro presso la villa Bertacchi, o dopo un chilometro circa, si trova Miglianello, villa amenissima a 138 me­tri sopra il livello del mare; e più oltre Pieve a Elici paese di 650 abitanti, fatti pochi passi, vedremo Luciano (231 metri) villaggio dipendente da Pieve a Elici; e più oltre eccoci al luogo detto Canipaletti da cui in cinque minuti possiamo salire, a piedi per un erto sentiero, Montigiano, villaggio di 400 abitanti.

Scesi di nuovo, o arrivati in Panicale, in dieci minuti per una via mulattiera, possiamo salire al villaggio di Gualdo (ab, 500). E dopo aver gustato magnifici panorami in questi paesi dipendenti dal Comune di Massarosa, scendiamo al Vallone, o in pochi minuti sempre per la via carrozzabile arriveremo al luogo dotto La Rena; da cui percor­rendo a destra, si va a Lucca, ed a sinistra a Ca­maiore.

Stiava. (6 chilom. e 1/2 da, Viareggio)

Nell’amenissima valle — contornata da colli aprichi o pittoreschi, sul pendio de’ quali ammiransi ville attraenti, oliveti o vigne delizioso — è posta. la borgata di Stiava, fermata da oltre 1700 abitanti. Questo Nono in antico era dotto Schiava, forse da schiavi tenutivi dai Romani; e forse quell’infe­lici furono i primi che dettero origine al luogo. Possiamo andare a Stiava in carrozza, passando per una strada che non sale; e volendo fare eco­nomia, possiamo anche andarvi col mezzo di certe vetture che partono ogni mattina alle ore 11 di qui, dalla piazza degli Erbaggi. Per recarci dunque colà., dobbiamo uscire da Porta a Lucca; e camminando a levante, dopo mezz’ ora troveremo _Montramito (1) Montravante o Monte Intrante). E’ questo un villaggio dipendente da Stiava; ma prima d’ora fu un castello ben for­tificato. Di fitto nel 1382, quando la Repubblica di Lucca ordinò che fossero esaminate e restaurate le sue 45 fortezze, tra le medesime si contavano anche Matrone, Viareggio, Montramito e Bozzano. Camminando ora per la via di Stiava, poco dopo Montramito dovremo faro un giro alle falde di una collina detta Gulfa, dicerto colle del golfo, giacché tutto fa credere che la valle di Stiava, un tempo fosso un golfo. Ed infatti, arrivati al paese, ed os­servando la base del campanile, troveremo esser dessa di costruzione antichissima, mentre il cam­panile stesso fu eretto sulla medesima nel 1848, dopo aver demolito l’altro che era pure su quel­la costruito. Quest’avanzo di forma cilindrica doveva certamente essere il principio di una torre a difesa del luogo. Prima dell’anno suddetto eran conficcati in questa base degli arpioni che reggevano anelli di ferro, ai quali — sappiamo per tradizione veni­vano raccomandate le navi.

Dipoi, ritiratosi alquanto il mare, venne colà co­struita la via Emilia, la quale esiste tuttora; e lungo di essa troviamo il Ponte Romano sul tor­rente di Belvedere, e il Campo Romano su di un colle ove oggi è la ridente villa dal Garzoni. La storia dice che per questa via passasse il Volto Santo, quando da due giovenchi, da nessuno guidati, venne trasportato dall’antica Luni a Lucca, ove trovasi tutt’oggi nella bellissima cattedrale. A Stiava possiamo ammirare la fonte e la gora che mette in moto molini e frantoi. Anzi quest’ac­qua, che scaturisce in abbondanza dal suolo, potrebbe anche servire per motori di qualche fabbrica, pur-chè persone dall’arte avessero la volontà di studiare il modo di farvi dell’impianti di tal sorta. Possiamo quindi visitare la villa di Roberto Bor­bone, ove un tempo si rifugiò l’ imperatore Napo­leone III, ed ove Carlo Ludovico tenne per qualche anno la Corte. Di qui, per un magnifico viale, dotto Via Nuova, possiamo recarci a Conca di Sopra, villa che ap­partiene pure allo stesso principe Roberto. Poi, Scesi alquanto, vedremo altra magnifica detta Conca di Sotto, appartenente al Cittadella di Lucca. Se da Conca volessimo salire ancora, e sempre in carrozza, dopo venti minuti saremmo a Bar­gecchia, paese su di una bella collina con 1400 abi­tanti. Tirando avanti, senza salire, per la stessa via carrozzabile, dopo dieci minuti ci troveremmo a Cor­sanico, magnifica, borgata di 1500 abitanti, ed espo­sta a mezzogiorno. E volendo proseguire ancora, pochi minuti dopo si arriverebbe a Mommio, piccolo paese di 500 abi­tanti. Qui cessa però la via carrozzabile; e per tor­nare in legno a Viareggio bisognerebbe retrocedere. Ma, oh, qual magnifico panorama possiamo godere da quei paesi, dipendenti dal Comune di Massarosa

Gianfranco Puccinelli collezionista (Ass.Promo-Terr)

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