Orientazione Astronomica della chiesa nel Medioevo..di Marco Polloni

ORIENTAZIONE ASTRONOMICA DELLA CHIESA  NEL MEDIO EVO E  RELATIVO SIMBOLISMO MISTICO

Adottando il simbolismo greco-romano, i cristiani assimilarono Cristo  al Sole Supremo, la luce vera che congiunge il mondo sensibile al mondo spirituale.

Sole e Luna, diventano per la tradizione cristiana lettere celesti che attestano la bellezza di Dio, mentre i loro moti  manifestano il mistero del Lògos (in gr :  parola, allude  al Lògos eterno il Verbo incarnato, l’Uomo Gesù).

Cristo-Sole è il punto eterno da cui nasce il tempo, l’immagine mobile che procede secondo la legge del numero; tale immagine, il cielo, con il moto degli astri fornisce la misura del divenire temporale, che nel pensiero cristiano assume una direzione progressiva che riconduce a Dio e al trionfo dell’eternità spirituale.

Il Sole con il suo moto (apparente secondo il sistema eliocentrico ma effettivo secondo il sistema geocentrico), determina Solstizi ed Equinozi nelle quattro direzioni e configura la croce dell’anno, i cui quattro bracci corrispondono alle quattro direzioni cardinali, ai fiumi che scorrono dall’Eden nelle quattro direzioni, per bagnare l’intera terra: << In Eden nasceva un fiume che irrigava tutto il giardino e quindi si divideva in quattro bracci. Il nome del primo è Fison […..]. Il nome del secondo fiume è Gihon […..]. Il terzo si chiama Tigri […..]. il quarto fiume è l’Eufrate. >> (Genesi 2,10-14).

Poi ancora altre corrispondenze: le quattro stagioni, le quattro lettere di ADAM, che coincidono con le iniziali delle quattro stelle collocate da Dio in corrispondenza dei punti cardinali, come scritto nel Libro di Enoc: <<Io gli darò un nome costituito da quattro parti: Est – Ovest – Nord – Sud. Gli assegnerò quattro stelle scelte>>. Per cui abbiamo: Anatole a Est, Dusis a Ovest, Arctos a Nord e Mesembria a Sud.  Non casualmente le lettere che formano il nome del primo uomo, definiscono in prima istanza l’asse Est-Ovest, con Anatole e Dusis, le direzioni del sorgere e del tramontare del sole, poi l’asse Nord-Sud con Arctos e Mesembria.

Quindi Adamo, immagine dell’intera umanità, si trova strettamente collegato con l’universo quadripartito, in perfetta coincidenza con i quattro bracci della croce cosmica e la creazione del mondo.

Sono correlati alla croce cosmica anche i quattro Cavalieri dell’Apocalisse di Giovanni (cfr. Apocalisse 6,1-8). Ogni cavaliere monta un cavallo di diverso colore: il bianco al punto cardinale Est – Aurora, rosso è il cavallo del Sud – il mezzogiorno, il verde a Ovest – tramonto, il cavallo nero a Nord – la mezzanotte; (chiaramente ogni colore ha una propria valenza simbolica ricollegabile anche ad una sorta di lettura in chiave alchemica). Quattro sono anche gli Evangelisti che disposti in coincidenza delle quattro direzioni cardinali divengono simbolo della parola di Cristo che si diffonde in tutte le direzioni: a Est: Luca (toro), a Ovest: Giovanni (aquila), a Nord: Matteo (uomo), a Sud: Marco (leone). A loro volta i quattro esseri derivati dall’Essere Tetramorfo della Visione del carro del Signore di Ezechiele (cfr. Ezechiele 1, 4-12), sono correlati con i quattro elementi: toro – terra,  uomo – acqua,  leone – fuoco,  aquila – aria (connessione sostenuta da S. Girolamo).

L’aspetto più importante è dato dal fatto che le connessioni simboliche appena espresse sono a loro volta correlate con gli assi dei 4/4 del ciclo annuale determinato dai Solstizi e dagli Equinozi. Il Solstizio d’Inverno simbolicamente è considerato come la porta che dà accesso alla metà ascendente dell’anno (per il mondo pagano era: La Porta degli Dei, tante divinità sono nate in tale momento dell’anno, es. Mitra), è la fase della crescita della luce e della vita, è il momento che in età pagana veniva celebrata la festa del Sol Invictus e che la tradizione cristiana ha fatto coincidere con la nascita di Gesù.

40 giorni dopo la Pasqua si ha la festa dell’Ascensione, il sole è passato per l’Equinozio di Primavera, ed è ancora nella fase di risalita fino al Solstizio d’ Estate che segna la metà discendente dell’anno, questa era ritenuta la Porta degli uomini, la luce decresce passando per l’Equinozio di Autunno fino al Solstizio d’inverno, e così via.

Tanto altro ci sarebbe da dire ….. . Comunque per farla breve, le corrispondenze enunciate (vedi in figura), si riflettono tutte nella pianta e nella struttura della chiesa (principalmente medievale; in seguito, per vari motivi, tale rigore andrà man mano a diluirsi), che impostata sulla base di una rigida orientazione, come una nave che deve condurre i fedeli verso Oriente, ripropone in terra la concezione mistica dell’universo, essa ripresenta l’immagine cosmica cruciforme e conforme al Corpo di Cristo, che giace a braccia distese, con la testa a Oriente,  i piedi a Occidente e il volto che guarda verso il cielo, simbolizzato dalla cupola.

Dunque la costruzione del tempio cristiano nasce con precisi riferimenti di orientazione. Il Cristianesimo, fin dai primi secoli, ben educato alla tradizione simbolica dei principi di fede, producendo un contesto ricco di significati e rimandi del sacro nei cicli cosmici, stabilì rigorose regole rituali per l’edificazione delle chiese in modo che fossero in terra una sorta di microcosmo mistico innalzato in riferimento ai moti celesti e dunque un efficace veicolo in grado di ri-condurre i fedeli verso Dio.      

Prof. Marco Polloni

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