WASSILY KANDINSKY : < LO SPIRITUALE NELL’ARTE >..di Marco Polloni

<L’arte che non ha avvenire, che è solo figlia del suo tempo ma non diventerà mai madre del futuro, è un’arte sterile. Ha vita breve e muore moralmente nell’attimo in cui cambia l’atmosfera che l’ha prodotta.
Anche l’altra arte, suscettibile di nuovi sviluppi, è radicata nella propria epoca, ma non si limita ad esserne un’eco e un riflesso; possiede invece una stimolante forza profetica, capace di esercitare un’influenza ampia e profonda.
La vita spirituale di cui l’arte è una componente fondamentale, è un movimento ascendente e progressivo, tanto complesso quanto chiaro e preciso. E’ il movimento della conoscenza. Può
assumere varie forme, ma conserva sempre lo stesso significato interiore, lo stesso fine.
> (Wassily Kandinsky: dal libro <Lo spirituale nell’arte>).
I primi anni del novecento segnano l’inizio di una svolta culturale che conduce alle estreme investigazioni filosofiche sull’arte e sul linguaggio dell’arte, e vi si intravedono due linee di ricerca:
una LINEA che possiamo definire ICONICA, sorretta da un impiego puramente REFERENZIALISTICO del SEGNO (specifico rimando al referente); e una LINEA ANICONICA che tende all’individuazione delle FIGURE, da intendersi come UNITA’ LINGUISTICHE ELEMENTARI prive di SIGNIFICATI DENOTATIVI, con tutte le regole della loro organizzazione sintattica.
Tale clima, in cui si intravede l’avvento di una nuova epoca spirituale, è il momento in cui l’uomo contemporaneo deve ammettere il tentativo di orientarsi verso la ricerca delle sue certezze, a partire dall’esteriorità del mondo per addentrarsi nell’interiorità della propria anima, per cogliere l’elemento germinale, il fondamento dell’arte ad un livello più profondo.
La LINEA ANICONICA pone così la premesse di una investigazione tendente a precisare i termini puramente linguistici nei quali la poiesis trova le proprie concretizzazioni; l’artista si propone di leggere tutti i sintomi di una trasformazione epocale accompagnato dalla speranza di un’ARTE NUOVA che, per Kandinsky, non potrà che essere ARTE SPIRITUALE .


Nasce così il tentativo di definire il SUONO dei SEGNI e dei COLORI e la volontà di costruire una grammatica atta ad individuare i possibili RAPPORTI TRA COLORE E COLORE e tra
COLORE E FORMA caricati dei loro effetti, una ricerca linguistica che si svilupperà nella didattica del BAUHAUS.
L’arte è per Kandinsky un aspetto fondamentale della VITA SPIRITUALE, che nonostante i momenti di decadenza, è in continua ascesa verso la libertà del VALORE della FORMA, in quanto
è necessaria quella FORMA che sappia parlare all’ANIMA e all’ANIMA DELLE COSE; quindi l’artista sceglie la forma interiormente necessaria, cioè quella più adatta a rivelare la divinità insita
nell’uomo.
Tale tipologia di Arte al servizio del divino, espressa nel libro < LO SPIRITUALE NELL’ARTE > sembra contenere la nozione di Heidegger di un arte come LINGUAGGIO DELL’ESSERE o
meglio dell’ESSER-CI.
Fin dalle prime pagine emerge lo slancio filosofico il cui tema fondamentale è la ricerca dell’interiorità da compiersi attraverso l’arte, in quanto la CREAZIONE ARTISTICA è il passo che
tende alla creazione di un mondo come apparizione del trascendente, proprio perché l’immagine della VITA SPIRITUALE è un movimento ascendente e progressivo verso l’ASSOLUTO.
Ecco che allora, alla luce di quanto detto, la PITTURA non deve tendere all’imitazione della natura ma bensì il primato deve necessariamente essere quello dell’ANTINATURALISMO, ragion per cui il modello da seguire in pittura è l’arte che meno dipende dalla natura, cioè: la MUSICA, quindi l’OPERA d’ARTE, per conquistare e stabilirsi nel regno della spiritualità, deve necessariamente tener conto del SUONO INTERIORE delle FORME e dei COLORI, le cui combinazioni danno luogo a SINFONIE PITTORICHE.
Dunque la via dell’ASTRATTISMO di Kandinsky trova il suo esito nella spiritualizzazione delle immagini fatte di LINEE, PUNTI, SUPERFICI e spiccati CONTRASTI CROMATICI, per tale via
si concretizzano COMPOSIZIONI MUSICALI nelle vesti di RAPPRESENTAZIONI fatte di LIBERO SPIRITO GEOMETRICO che obbedisce al sentimento del divino la cui dimora si trova
nella profonda interiorità: < CHI APPROFONDISCE I SEGRETI TESORI INTERIORI DELLA SUA ARTE COLLABORA AMMIREVOLMENTE A COSTRUIRE LA PIRAMIDE SPIRITUALE CHE GIUNGERA’ AL CIELO > (Lo Spirituale nell’arte).

Prof.Marco Polloni

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